La gravidanza nel cane: dal calore all’allattamento

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Per una cagnolina l’esperienza della maternità è un percorso che comprende momenti diversi, sia precedenti che successivi al lieto evento. È molto importante conoscere tutte queste fasi per aiutare l’animale a vivere senza problemi l’arrivo dei cuccioli.

La nascita dei cagnolini è un evento gioioso ed emozionante che si colloca alla fine di un percorso naturale composto da diverse fasi per le quali è consigliabile avere una minima preparazione. Ecco un breve viaggio lungo tutte le fasi della gravidanza del cane e i primi momenti della maternità.


Cane in calore

Con il termine “calore” si indica il periodo in cui la femmina del cane è sessualmente ricettiva e può dunque essere fecondata. La cagna inizia ad avere i cicli estrali solo dopo aver raggiunto la maturità sessuale, una condizione che varia in base alla taglia: tra i 6 e i 12 mesi per le razze cani piccole, tra i 7 e i 13 mesi per quelle medie e tra i 16 e i 24 mesi per gli animali di taglia grande. Il peso corporeo definitivo, infatti, viene raggiunto molto prima nelle razze di taglia piccola rispetto a quelle di taglia grande, con conseguente anticipo del calore.

Nella femmina del cane il ciclo estrale dura mediamente tre settimane e si presenta generalmente due volte all’anno (ogni cinque o sette mesi), anche se la frequenza dipende dall’età, dalla razza e dall’ambiente dello specifico soggetto, e può capitare che accada una sola volta in un anno.


Fasi del calore nel cane e comportamento della femmina

Il periodo del calore si divide in quattro fasi ben distinte, ciascuna caratterizzata da diversi comportamenti dell’animale, alcuni dei quali molto riconoscibili.

• Proestro: la cagnolina non è ancora fertile ma presenta gonfiore e sanguinamenti delle parti intime, con pianti e stati di irrequietezza e nervosismo. Non è raro che in questa fase, della durata media di 9 giorni, la femmina allontani i maschi in modo aggressivo e violento.

• Estro: la femmina è disponibile all’accoppiamento e fisiologicamente pronta per rimanere gravida. In questa fase, della durata media di 9 giorni,  l’inappetenza dell’animale può assumere forme anche piuttosto serie che è opportuno cercare di contrastare attraverso cibi molto appetibili e integratori.

• Diestro: se non è stata fecondata, la cagnolina entra nel diestro non gravidico (della durata media di 70 giorni circa). Se invece è rimasta gravida, questa fase è chiamato diestro gravidico (della durata della gravidanza stessa, ovvero 63 giorni ± 1 dall’ovulazione)

• Anestro: se la cagnolina è stata fecondata, questo momento corrisponde al periodo immediatamente successivo al parto. Se non c’è stata fecondazione, si tratta di un normale periodo di riposo ormonale nella vita del cane.


La gravidanza nel cane

Una cagnolina sessualmente recettiva non significa che sia al massimo della sua fertilità: prima di rimanere gravida è opportuno che abbia già attraversato almeno due periodi di calore e compiuto almeno un anno e mezzo di età. Deve infatti aver raggiunto un adeguato sviluppo corporeo e fisiologico per affrontare senza complicazioni una gravidanza, il parto e l’allattamento.

Inoltre, deve godere di buona salute, le vaccinazioni contro le più comuni malattie infettive devono essere effettuate prima della gravidanza ed evitate quelle non strettamente necessarie. La cagna gravida non andrebbe sottoposta a trattamenti farmacologici, se non strettamente necessari, fatta eccezione per le misure di profilassi contro i parassiti (pulci, zecche ed endoparassiti). Se possibile, deve essere stata testata per brucellosi (che si trasmette per via sessuale), per filaria e per le malattie genetiche della sua razza.

La durata della gravidanza di un cane, dal giorno dell’accoppiamento, può avere una durata dai 58 ai 60 giorni ed è necessario prestare attenzione alla corretta alimentazione per non avere ripercussioni sulla prole evitando una sovralimentazione in gravidanza precoce e la sottoalimentazione durante l’allattamento.

È consigliabile variare l’alimentazione verso la seconda metà della gravidanza arricchendola con una dieta mirata in quanto nelle ultime 3-4 settimane c’è una notevole crescita fetale.

La pseudogravidanza, o pseudolattazione, è un disturbo che colpisce il 50-70% delle cagne e si manifesta con i tipici segnali della gravidanza pur non essendo avvenuto il concepimento: ingrossamento dell’utero e delle mammelle, secrezione lattea, preparazione del nido e adozione di cuccioli od oggetti come surrogati dei neonati. I sintomi compaiono sempre 2-3 mesi dopo il calore e durano anche trenta giorni. È importante rivolgersi al veterinario in questi casi.


Travaglio e parto del cane

Il travaglio e il parto di una femmina di cane gravida possono essere gestiti dal veterinario ma è frequente che si svolgano in casa, a condizione di seguire i consigli del medico e assistere la cagnolina nel migliore dei modi. In linea di massima, i due fattori più importanti per permettere alla futura mamma di partorire autonomamente e senza problemi sono la pulizia e la tranquillità. Una volta avvenuto il lieto evento, sarà necessario anche uno spazio sufficientemente ampio e riparato in cui la femmina possa prendersi cura dei suoi cuccioli.


Allattamento

Come per tutti i mammiferi, anche per il cane il fabbisogno nutritivo aumenta significativamente dopo il parto e in modo proporzionale al numero dei cuccioli partoriti. Questo incremento è progressivo e va da una quantità doppia nei primi sette giorni successivi alla nascita al triplo della razione di cibo nella terza e quarta settimana, quando la lattazione è al suo massimo e l’animale è nel pieno dell’allattamento dei cuccioli di cane. A partire dalla sesta settimana, il latte inizia a diminuire in modo spontaneo, in corrispondenza del primo interesse da parte dei cuccioli per altri alimenti e del conseguente inizio dello svezzamento. A quel punto, le dosi destinate alla madre possono essere progressivamente diminuite fino a tornare alle normali razioni precedenti alla gravidanza.

Alla cagnolina vanno somministrati alimenti dall’elevato valore energetico e proteico e ricchi di materie grasse, così da mantenere il calo fisiologico del peso entro la soglia accettabile del 10%. L’apporto di calcio è importante in gravidanza tardiva e nell’allattamento: questo elemento deve essere fornito in modo bilanciato, perché una supplementazione sconsiderata porta a eclampsia (tetania puerperale data dall’ipocalcemia grave), distocie e alterazioni nei cuccioli.

Se l’allattamento dei cuccioli di cane con il latte materno non è possibile (per assenza della madre o insufficienza della sua secrezione lattea), si può dare loro del latte artificiale specifico (evitando quello vaccino, a cui possono essere intolleranti, con conseguenti episodi di dissenteria e vomito) per fornir loro tutti gli elementi necessari a svilupparsi in modo sano e corretto fino allo svezzamento.


Articolo a cura della Redazione di Animalidacompagnia.it, Dott.ssa Monica Viacava

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